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il D.S. Fabrizio Torazza

BFC: Due parole con il Direttore Sportivo

il D.S. Fabrizio Torazza

Una lunghissima carriera come giocatore prima (Conegliano, San Vendemiano, Oderzo, Nervesa) e come allenatore poi (tra i risultati raggiunti spicca la partecipazione alla Coppa Italia di serie C con Sanve), da un paio di stagioni grazie alla figlia Livia si avvicina al BFC diventandone presto direttore sportivo: stiamo parlando di Fabrizio Torazza.

Fabrizio, con l’entusiasmo di un vero sportivo ti sei rimesso in gioco per contribuire allo sviluppo del Basket Femminile Conegliano: cosa ti ha spinto ad intraprendere questo nuovo percorso?

Ha avuto il suo peso il fatto di seguire mia figlia, che gioca da alcuni anni nel settore giovanile del Bfc, ma non solo. Condivido con l’amico Massimiliano Trabucco, direttore tecnico e anima del Bfc, una grande passione per la pallacanestro ma anche l’idea che attraverso lo sport si possano trasmettere ai giovani valori importanti.

Quali sono i punti cardine del Progetto Sportivo del Basket Femminile Conegliano?

L’idea è di riuscire ad avvicinare al gioco della pallacanestro quante più bambine e ragazze possibile. Creare le condizioni perché queste ragazze si possano prima di tutto appassionare al gioco e fornire quindi loro l’ambiente e gli strumenti necessari per crescere, sia come giocatrici che come persone. Solo come naturale conseguenza di questa crescita tecnica e personale potranno poi arrivare i risultati sportivi.

Durante tutta la quarantena e in questo primo periodo post covid al BFC non ci si è mai fermati: cosa bolle in pentola per la prossima stagione?

Durante il lock-down la nostra preoccupazione è stata quella di mantenere il contatto con le nostre ragazze. Messaggi, proposte di allenamento individuale, programmi di esercizi fisici, videochiamate di squadra, brevi interviste delle più piccole alle giocatrici della prima squadra: abbiamo voluto far sapere che la società c’era, che teneva loro anche informandosi su come stavano affrontando un momento così difficile. Appena è stato possibile abbiamo ripreso gli allenamenti individuali in palestra, sempre nel più rigoroso rispetto delle prescrizioni anti-covid. Nelle prime settimane a gruppi di sole 2 giocatrici alla volta, poi con gruppi più numerosi man mano che le restrizioni venivano allentate. Continueremo ad allenarci con tutti i gruppi fino a fine luglio.

Nel frattempo abbiamo lavorato anche per intensificare le nostre collaborazioni con le società vicine. L’accordo con la Nuova Pallacanestro Treviso prevede di formare un gruppo di giocatrici provenienti dalle due società che parteciperà sia al campionato Under 18 gold che alla serie C. Le partite del campionato giovanile si disputeranno a Treviso mentre la serie C giocherà a Conegliano nel consueto orario delle 18:00 della domenica pomeriggio. Un accordo è stato raggiunto anche con la Pallacanestro Vittorio Veneto per iscrivere due squadre formata da atlete di entrambe le società ai campionati Under 16 e Under 18 silver. In tutti e due i casi l’obiettivo è quello di dare a tutte le ragazze la possibilità di giocare e di poterlo fare ad un livello di gioco corrispondente alle proprie capacità.

Per le squadre più grandi le collaborazioni sono fondamentali per allargare l’offerta tecnica a disposizione delle atlete ma per le più piccoline che volessero avvicinarsi a questo sport quali offerte mettere in campo?

Come dicevo uno dei nostri obiettivi è quello di far provare la pallacanestro a quante più ragazze possibile. In questa ottica proponiamo un anno a quota di iscrizione completamente azzerata per chi per la prima volta viene a giocare nella nostra società. Un modo per avvicinare e far provare questo sport anche a ragazze provenienti da famiglie che avrebbero delle difficoltà a pagare la quota d’iscrizione in questo duro momento per l’economia del nostro paese. Crediamo nel valore formativo dello sport di squadra sullo sviluppo della personalità e del carattere degli adolescenti, a maggior ragione in questo periodo in cui le relazioni sono messe a dura prova dalla pandemia e dalle inevitabili precauzioni e restrizioni che ne conseguono. In questo contesto dare ai ragazzi la possibilità di fare attività fisica divertendosi con i propri coetanei e in piena sicurezza, assume un valore particolare.

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